Cannabis
Entra a fare parte della terapia del dolore il FITOCOMPLESSO DI CANAPA.
Il termine" canapa" e "cannabis" sono sinonimi ma nel gergo comune si parla di CANAPA quando ci si riferisce alla pianta in qualità di vegetale, di fibra tessile, di materia prima per costruzioni o in campo gastronomico. Il termine CANNABIS si preferisce invece quando si intende sottolineare la sua connotazione terapeutica o psicoattiva. Nel caso della cannabis il fitocomplesso è costituito da una sinergia di più di 800 molecole alcune delle quali sono rappresentate da cannabinoidi terpeni e flavonoidi.
È la naturale combinazione dei diversi principi attivi che globalmente conferisce alla pianta le specifiche proprietà terapeutiche per cui viene utilizzata.
I FITOCANABINOIDI:
Le proprietà antinocicettive dei fitocannabinoidi sono state dimostrate in vari modeli di dolore acuto, derivato da stimoli termici, chimici, meccanici e viscerali; inoltre, si sono dimostrati efficaci anche nel dolore cronico, intiammatorio e neulropatico.
Sono stati identificati più di 140 fitocannabinoidi, alcuni sono biologicamente attivi, altri no. I composti biologicamente attivi mostrano numerosi effetti fisiologici e farmacologici su più tessuti. Tra questi, le molecole più conosciute e studiate sono il THC e il CBD.
I TERPENI
Hanno proprietà farmacologiche antimicrobiche, antivirali, antiparassitarie, antifungine, antitumorali, antinfiammatorie e analgesiche.
I FLAVONOIDI:
quercetina, luteolina e kempferolo comuni a diverse piante; la cannaflavina è tipica della sola cannabis.
La cannaflavina A possiede una spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria.
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